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Giuseppe Nuvolone

Milano, 1619 - 1703

Fratello minore e collaboratore di Carlo Francesco, è con lui che probabilmente si formò. Lo stile di Giuseppe è aderente a quello di Carlo Francesco, tanto da rendere a volte difficile la distinzione tra i due nelle opere in cui collaborano come ad esempio gli affreschi sul sacro Monte di Orta. I primi segni di autonomia rispetto ai modelli e alla supremazia stilistica del fratello, sono individuabili a partire dal 1655 quando dipinse per le monache di Santa Maria Maddalena di Novara l’immagine della Santa.
Si dedicò a pale d’altare, quindi a opere di carattere sacro ma anche a opere di tipo profano per un uso privato che gli permisero di aumentare la sua fama.
La sua svolta artistica arrivò nel 1661 con la morte di Carlo Francesco. Da questo momento fu un artista ancora più prolifico e attivo a in città quali Milano, a Novara e soprattutto a Cremona.
A partire dagli anni Sessanta del Seicento il presidente del Senato di Milano lo incaricò più volte di notevoli iniziative decorative a tema sacro e profano. Con gli altri pittori chiamati per questa impresa, contribuì a definire il percorso artistico del tardo barocco milanese.
A Cremona iniziò a lavorare nel 1668 realizzando affreschi e tele per la chiesa non più esistente di San Domenico e, nel 1675, lavorò in territorio bresciano.

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