Museo dei Cappuccini
2022-03-07
Tutti gli appuntamenti che compongono la mostra
Il Museo dei Cappuccini, in avvicinamento alla Pasqua, propone per il periodo di marzo e aprile una mostra dedicata al tema dell' Ecce Homo: un percorso in presenza che si articolerà in 5 tappe, una per opera. Come pellegrini in cammino nel tempo di Quaresima, avremo la possibilità di conoscere uno alla volta i passi che formeranno la mostra, costruita intorno alla nuova acquisizione di Ecce Homo di Jacques-Alain Lachant, giunta nel 2020.
Ogni settimana sarà esposta e presentata una nuova opera attraverso una visita-conferenza dedicata. Ecce Homo si aprirà e si concluderà con due incontri con l'autore dell’opera.
LE TAPPE DI ECCE HOMO (gli incontri sono tutti in presenza e alle ore 18 presso il Museo. La prenotazione è obbligatoria)
I tappa: martedì 15 marzo, ore 18.00
Presentazione e incontro con l’artista, Luca Cavalca e fra Marcello Longhi ofm Cap
Ad aprire la mostra Ecce Homo, il giorno 15 marzo alle 18.00 nell’auditorium di via Kramer si terrà un incontro in cui lo scultore Luca Cavalca dialogherà con fra Marcello Longhi, presidente dell’Associazione Opera san Francesco per i poveri sul tema dell’Ecce homo, immagine di Dio fatto uomo.
Saranno esposti acquerelli e sculture dell'artista.
II tappa: martedì 22 marzo, ore 18.00
Stazione I della Via Crucis di Giandomenico Tiepolo, 1749
Visita-Conferenza in museo a cura di Rosa Giorgi
La prima stazione della Via Crucis rappresenta Gesù condannato a morte. È lì che Gesù viene presentato al popolo e risuonano le parole di Pilato “Ecce Homo”, “Ecco l’uomo”, dopo la flagellazione e la derisione prima della definitiva condanna. Giandomenico Tiepolo sceglie di mostrare la scena vista dal basso come se l’osservatore possa sentirsi parte della folla giudicante. Cristo, a mani legate e coronato di spine, appare solo presso la balaustra sopra un imponente arco.
III tappa: martedì 29 marzo, ore 18.00
Ambito etiopico, Kwr’ata re’su, XVII (?) secolo
Visita-Conferenza in museo a cura di Rosa Giorgi
L’icona con Cristo deriso, con la corona di spine e un mantello regale, e con gli aguzzini che infieriscono su di lui proviene dalla cultura etiopica. La tavola è giunta nel patrimonio dei frati Minori Cappuccini della Lombardia attraverso i percorsi dei padri missionari nel secolo scorso. Colpisce, nella tipica fattura priva di prospettiva o di ricerca volumetrica, la capacità di tradurre un tema decisamente legato alla cultura europea, secondo i moduli di arte religiosa etiopica.
IV tappa: martedì 5 aprile, ore 18.00
Ambito veneto, Ecce Homo, XVII secolo
Visita-Conferenza in museo a cura di Rosa Giorgi
Va ricondotto all’ambito veneto l’Ecce Homo che emerge da un fondo scuro, senza particolari elementi caratterizzanti. L’artista che insiste sui crudi segni della flagellazione, ha dipinto il Cristo a occhi bassi, con una corona di spine sul capo che provoca numerose ferite sanguinanti, in contrasto con l’alone di luce che compone l’aureola luminosa.
V tappa: martedì 12 aprile, ore 18.00
Ecce Homo di Jacques-Alain Lachant – Conferenza in Museo
L'ultimo giorno della composizione della mostra, insieme a Jacques-Alain Lachant, sarà il momento di ripercorrere la storia della raffigurazione di Cristo presentato al popolo da Pilato, partendo dall’arte contemporanea. Durante l'incontro verrà finalmente presentata la sua opera - Ecce Homo - recentemente acquisita, dono di Pierre Rosenberg e Béatrice de Rothschild.
La mostra così composta rimarrà fino al 23 aprile